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Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – 5a puntata

24 Ottobre 2021 | Approfondimenti

Pubblichiamo la quinta parte dell’intervista di Radio MIR a Eugenio Marino, dirigente nazionale del Partito Democratico, responsabile organizzazione per Sud e isole

Eugenio Marino, avanza e in che modo la realizzazione del PNRR?

Si, avanza. Questa settimana, infatti, si è aperta con il Consiglio dei ministri di martedì che ha approvato due provvedimenti che permetteranno di raggiungere altri 8 dei 51 milestone e target previsti per il prossimo 31 dicembre. All’ultimo monitoraggio del 23 settembre scorso ne erano stati realizzati solo 13, e con questi 8 arriveremo a 31. È inoltre diventato operativo il Comitato speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che dovrà accelerare l’iter autorizzativo delle opere pubbliche di particolare complessità e considerate prioritarie. Sono stati infatti nominati i 29 componenti di questo Comitato, che sarà presieduto dal Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Ed è stato fatto anche un passo avanti importante anche verso la rapida attuazione degli interventi sulla portualità, grazie al decreto legge Infrastrutture e con l’approvazione di un emendamento che ha semplificato l’iter autorizzativo delle opere in ambito portuale, rendendone così più celere l’approvazione e più certa la realizzazione.

E per la fase progettuale concreta che novità ci sono?

Quanto ai progetti, si è dato il via, in Toscana, al programma “Sicuro, verde e sociale”, che prevede interventi per 93 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica. Si tratta di un programma che finanzia in particolare interventi di efficientamento energetico, adeguamento sismico, riqualificazione degli spazi pubblici e miglioramento delle aree verdi. L’operazione potrà interessare circa 5.900 edifici e oltre 50 mila alloggi e rappresenta uno dei primi programmi del PNRR e in un settore di fondamentale importanza, come il patrimonio di edilizia pubblica.

A La Spezia, invece, da qui al 2026 si vedrà la realizzazione di un nuovo terminal crociere e quella, entro il 2024, di una nuova banchina che permetterà 2 accosti contemporanei, oltre ai 2 già possibili sulle banchine attuali. L’autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, ha inoltre presentato i progetti che riguardano il settore crocieristico del porto di Marina di Carrara. Sul nuovo molo, realizzato a partire dal prossimo anno, saranno disponibili due accosti e una nuova stazione marittima con un terminal di oltre 16 mila metri quadrati di ampiezza.

Ad Ancona, invece, sono tre i filoni delle proposte progettuali presentate dall’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale, in risposta al bando Green Ports 2021 del Ministero della Transizione ecologica. E 14 le proposte per progetti che interessano gli scali di competenza, per un investimento complessivo di 36 milioni. Le proposte riguardano la produzione di energia da fonti rinnovabili tramite impianti fotovoltaici e Smart grid, per il rafforzamento delle reti di distribuzione dell’energia elettrica nei porti del sistema portuale, con interventi complessivi per 14 milioni di euro per realizzare la moderna rete di distribuzione elettrica del porto di Ancona e degli altri scali del sistema, a partire da Ortona, per sostenere i maggiori fabbisogni previsti nel futuro, come conseguenza della decarbonizzazione del trasporto marittimo.

In Trentino, poi, sono già arrivati circa 239 milioni per efficientamento energetico e riqualificazione degli edifici pubblici, riduzione rischi idrogeologici, ammodernamento degli impianti di gestione delle risorse idriche a uso agricolo, garanzia di occupabilità dei lavoratori, ammodernamento del parco tecnologico delle strutture sanitarie, adeguamento sismico degli ospedali di Rovereto e Borgo Valsugana. La Provincia, infine, ha già pronti altri 32 progetti in attesa di finanziamento per un totale di 956 milioni di euro. Dovranno servire per una nuova flotta di bus urbani, treni ibridi a batteria, le funivie Rovereto-Folgaria, altipiani Cimbri e val di Ledro, ma soprattutto per il nuovo ospedale di Trento.

Tutti progetti del centro-nord. E al Sud?

Al Sud la situazione è più preoccupante e si ripresenta il rischiodi perdere i finanziamenti acquisiti per i progetti importanti per i quali non riusciamo a spendere le risorse o ne rimandiamo indietro una buona parte. Ultimamente è avvenuto, per fare un esempio, con circa 170 mila euro destinati ai centri antiviolenza della Calabria, che non sono stati spesi per la cattiva gestione della Regione nel seguire quell’iter che va dalla fase di assegnazione delle risorse fino alla realizzazione dei progetti. Per provare a far fronte a questa situazione saranno assunti, in tutta Italia, mille giovani tecnici a tempo indeterminato. Professionalità che dovranno supportare le Regioni e i Comuni nella messa a terra dei progetti finanziati dal PNRR. Ma questi in Calabria saranno solo 40, contro i 131 della Lombardia. Probabilmente pochi per compensare carenze e squilibri strutturali della regione meridionale.

Ma se Atene piange, Sparta non ride. Anche in Sicilia, infatti, i locali sindaci evidenziano problematiche di carattere organizzativo, denunciando il dato relativo ai posti vacanti nei comuni dell’Isola: a loro dire mancano circa 15 mila unità, tra cui circa molti dirigenti. Secondo l’Associazione dei comuni siciliani, se la situazione rimarrà questa, sarà sempre più difficile erogare servizi di qualità a cittadini e imprese e sperare di poter utilizzare le risorse della Programmazione Comunitaria 21-27 e del PNRR. Per questo manifesteranno a Roma domani, 3 novembre, riportando i dati allarmanti dell’Isola, nella quale solamente 152 Comuni su 391 hanno approvato il Bilancio di previsione 2021-23, appena 74 quello Consuntivo 2020 e circa 100 si trovano già in dissesto o sotto Piano di riequilibrio.